La Sociometria
La fertilità creativa di Moreno (sopra in foto con un gruppo) diede vita nel tempo ad ulteriori strumenti di lavoro, questa volta di natura più marcatamente psico-sociale.
Moreno grazie all'esperienza di lavoro come medico all'interno del campo profughi di Mittendorf, conseguita durante la prima guerra mondiale (1915), iniziò a delineare i fondamenti di una disciplina contigua al suo modello di teatro psicologico, che chiamò sociometria.
Si trattava di uno strumento atto a favorire l'intervento in campo sociale, attraverso il quale Moreno si riproponeva di agevolare l'avvicinamento e l'incontro tra persone, membri dello stesso o di un differente gruppo etnico e culturale, che non avevano facilità a comunicare, perché divise da barriere e pregiudizi o da eventi storici che li avevano posti in conflitto.
Il metodo sociometrico permette dunque di misurare la struttura delle relazioni all’interno di un gruppo, ovvero come qualitativamente e quantitativamente i membri di un gruppo si pongono gli uni verso gli altri, secondo diversi indicatori (dai più semplici dati “da carta di identità” alle credenze religiose, gusti alimentari, orientamenti per il tempo libero, modi di fare in specifiche situazioni..).
Conoscere il modo in cui le persone stanno assieme e su quali basi, è di estrema importanza quando si ha a che fare con gruppi e si voglia intervenire sugli stessi per facilitare le potenzialità insite nello “stato d’incontro” e apportare cambiamenti all’interno di prassi e strutture relazionali che non sono più efficaci.
Formatori, insegnanti, terapeuti e altri soggetti che per lavoro si occupano di persone, possono essere interessati a misurare il livello di affettività intercorrente tra i membri di un gruppo, perché ritengono importante cogliere tutti quegli aspetti umani che potrebbero permettere alle persone di incontrarsi come di allontanarsi, respingersi o attrarsi, al fine di stabilire una certa qualità e intensità nelle loro relazioni.
Atti sociometric in Freedom Writers
Nel film Freedom Writers, tratto da una vicenda vera, la protagonista Erin Gruwell (Ilary Swank), è un'insegnante di inglese dei sobborghi di Los Angeles, che si trova a dover operare con un gruppo di studenti liceali violenti e in perenne conflitto con l’istituzione scolastica che non li apprezza e non ha intenzione di investire su di loro.
L’aggressività degli studenti non si manifesta sotto varie forme solo contro l’insegnante: le tensioni possono scatenarsi anche tra i diversi sotto-gruppi etnici (ispanici, afro-americani, orientali) di cui la classe è composta.
Per ricomporre quella che sembra una frammentazione insanabile, l’insegnante mette a confronto sociometrico i suoi allievi, mostrando loro quante più cose avessero in comune (genitori morti, parenti disoccupati, fratelli o amici arrestati per violazioni alla legge oppure morti in scontri tra gangs, etc.), di quante invece le loro differenti culture di appartenenza o particolari episodi di contatto conflittuale lasciassero supporre.
Il confronto sociometrico sarà la base per la creazione di nuovi vincoli affettivi e di stimoli di reale conoscenza tra i ragazzi della scuola, che inizieranno da quel momento in poi a cooperare su temi di comune interesse, tra cui la scrittura creativa.
Il Sociodramma
Ulteriore strumento operativo per l’intervento sui gruppi sociali é invece il sociodramma. Si tratta di un metodo di lavoro volto all’esplorazione di tematiche collettive, ovvero di eventi, problemi e conflitti che riguardano la vita dei molti e che a qualche titolo producono un coinvolgimento collettivo, scuotono le coscienze, appassionano o dividono.
Moreno, definiva il sociodramma una forma di sociatria, ovvero di cura della società.
Come tecnica di azione sui gruppi, il sociodramma promuove la consapevolezza dei conflitti intercorrenti tra membri di clan, consorzi e comunità e la necessità di intervenire sugli stessi.
I conflitti sono scatenati da ragioni di ordine sociale, etnico o religioso, oppure sono dovuti a interessi di parte apparentemente inconciliabili o basati su paure primarie, come Bion ci ha insegnato a vedere attraverso la teorizzazione degli assunti di base.
Per comprendere il sociodramma dobbiamo fare riferimento alla concezione moreniana dei ruoli.
Per l’ideatore dello psicodramma ogni ruolo é una fusione di elementi sociali e privati e i ruoli privati sono un po’ come la coloritura personalizzata dei ruoli sociali, la loro “verniciatura”.
Nel sociodramma vediamo rappresentati ruoli che non sono privati e che, in senso stretto, non fanno parte della vita privata dei partecipanti all'incontro.
Benché le circostanze private siano sempre sullo sfondo e ben individuabili, nel sociodramma di norma esse non vengono mai stimolati ad emergere, altrimenti vi sarebbe una “rottura del contratto” con i partecipanti.
In altre parole, mentre nello psicodramma ci si occupa di persone singole le cui storie personali sono rappresentate partendo da vissuti unici, irripetibili e non riducibili al collettivo, nel sociodramma abbiamo a che fare con la natura sociale di ogni ruolo privato, ovvero con la loro categorizzazione e sovente la loro contrapposizione (figli/genitori, i padri/madri, amici/nemici, terroristi/ indifesi-pacifici).
Mentre lo psicodramma possiede un valore terapeutico perché intende ampliare funzioni e competenze insite nei ruoli privati e personali, il sociodramma é orientato all'azione psico-sociale o psico-educativa sul gruppo intero, promuovendo la sensibilizzazione verso argomenti e tema critici, favorendo la conoscenza del punto di vista e delle condizioni (sociali, culturali) del gruppo antagonista (controruolo), oppure agendo in favore della negoziazione del conflitto tra parti opposte.
In se anche questa operazione può dirsi terapeutica, nel senso che vuole anch'essa promuovere il cambiamento, tuttavia lo fa intervenendo direttamente sul gruppo e sul livello macro-sociale.
Nel sociodramma tutti vengono coinvolti e chiamati a giocare, a vario titolo e livello, alla costruzione del clima di gruppo, alla messa in scena della storia “collettiva” e alla discussione relativa ai contenuti emersi.
Nel sociodramma, il protagonista é il gruppo intero.
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