Percorso di gruppo
Crescere insieme agli altri
Un percorso di gruppo può aiutare le persone a lavorare su di sé e raggiungere molti diversi obiettivi. Alcune di esse “rendono” meglio in gruppo poichè hanno bisogno di una spinta collettiva per guardare dentro le loro difficoltà o anche, mettendosi al traino del gruppo, riescono a sviluppare abilità che da soli o nel rapporto individuale con lo psicologo non riescono a trovare, proprio perchè manca quella rappresentanza sociale che rifletta in positivo le scene di vita della persona, mostrandole come si fa a cambiare.
Alcuni degli argomenti affrontabili in un percorso di gruppo includono le dipendenze, il disagio domestico femminile, le conseguenze di una separazione o le difficoltà educative verso i figli, la gestione dell’ansia, i problemi di comunicazione con partner e prole, i problemi alimentari, la gestione della rabbia, il dolore dovuto a una perdita, la confusione esistenziale e la depressione.
Nei gruppi tutti aiutano tutti, ma non elargendo consigli o opinioni, bensì attraverso la loro capacità di messa in gioco e di condivisione della propria storia di vita. Tramite il gruppo è possibile alimentare il proprio sociale e le proprie capacità di funzionamento mentale, apprendendo ad utilizzare l’empatia e potenziando l’abilità a mettersi nel punto di vista dell’altro, intuirne le intenzioni, i desideri e le preoccupazioni, mostrando capacità di vicinanza e talvolta identità di vissuto senza tema di provare vergogna per la propria vulnerabilità.
Anche il solo ascoltare gli altri parlare delle loro esperienze personali può aiutare a mettere in una nuova prospettiva i propri pensieri. Un percorso di gruppo può aiutare le persone permettendo loro di rendersi conto che non sono sole e che la sofferenza e le emozioni in genere sono un codice universale.
Gruppi a tema e gruppi orientati sul qui e ora
Potresti aver bisogno di entrare in un gruppo ad hoc per il tuo probema, per esempio perchè ti sei reso conto che ti stai lasciando un po’ troppo andare con l’alcool o con il sesso, sei troppo disinvolto nei rapporti o forse non stai frequentando le persone giuste. Oppure mangi in modo disordinato o compulsivo o forse nonostante i tuoi sforzi non riesci a gestire bene la tua rabbia. Questi gruppi sono definiti “ a tema” perché trattano in particolare un problema e lo fanno in modo specialistico seguendo dei precisi piani terapeutici.
Che cosa offro in gruppo?
Io propongo un percorso di gruppo a tema per i problemi della terza età maschile, ovvero per calo della libido, della potenza sessuale, del vigore generale, del tono muscolare e del conseguente abbassamento del livello di energia e dell’interesse generale verso la vita. Questi problemi, unitamente ai disturbi urinari maschili dovuti all'ingrossamento benigno della prostata possono produrre un impoverimento della qualità generale della vita, con ricadute depressive talvolta anche importanti. Questi percorsi sono volti a rimettere in forma il corpo, ad acquisire consapevolezza dell’importanza del capitale di salute organica, ristrutturano l’immagine corporea e riparano ai danni provocati dallo stato depressivo. Giorni e orari sono da stabilirsi.
Più comuni sono i gruppi orientati al qui e ora, ovvero nei quali non vi sono temi specifici, bensì ognuno a turno porta il suo vissuto esperienziale e il suo “tema del giorno”. Io offro alcuni diversi tipi di percorso in gruppo sul qui e ora:
- gruppo mensile con tecniche corporee, definito Core Yoga (9,30-17,30)
- gruppo settimanale di danzaterapia (lunedì 20,30-21,30)
- gruppo settimanale on line (martedì 19-20,30)
- gruppo settimanale di psicodramma (19,30-21,00)
I gruppi orientati al qui e ora si concentrano sull'esperienza stessa di gruppo. Mentre il conduttore gestisce il flusso dell’esperienza e della comunicazione tra i partecipanti, allo stesso tempo si comporta come un facilitatore delle potenzialità di cambiamento di tutti loro. Entrando in un gruppo come questo parteciperai a discussioni e attività collettive lasciandoti coinvolgere gradualmente e senza nessuna pressione.
Le condivisioni e la messa in comune dei propri nuclei di vulnerabilità e la capacità di attraversare tutti insieme il fiume che porta verso se stessi, possono portare ad un profondo senso di appartenenza e ad una maggiore fiducia nelle proprie possibilità di guarigione e cambiamento.
Quante persone partecipano al gruppo?
Le dimensioni del gruppo possono variare da sei a dieci membri. In genere, i gruppi si incontrano per 1-2 ore alla settimana e affrontano, come illustrato, problemi specifici condivisi dai membri del gruppo stesso. Ognuno può restare nel gruppo per il tempo che vuole, da poche settimane a mesi o addirittura anni, seguendo anche il suggerimento del terapeuta con il quale imposterà il piano di lavoro.
É possibile ovviamente uscire dal gruppo quando si vuole, a prescindere dagli accordi presi, benché venga richiesto di venire a salutare e in qualche modo formulare un bilancio dell’esperienza. I gruppi settimanali o mensili che propongo sono continuativi, significa che, pausa estiva a parte, si svolgono costantemente e si può fare ingresso in qualsiasi momento, previa opportuna attività di presentazione.
Come si svolge concretamente una sessione in gruppo?
La maggior parte dei gruppi si riunisce in una stanza tranquilla con le sedie disposte in cerchio in modo che ogni persona possa vedere tutti gli altri, oppure seduti per terra sui cuscini.
Per iniziare, i membri possono presentarsi, condividere il motivo per cui si trovano nel gruppo e durante gli incontri settimanali discutere i loro eventuali progressi o proporre il loro “argomento della settimana”.
Le attività di gruppo dipendono dallo stile del terapeuta e dal metodo che intende applicare. Nel mio caso, come accennato, io propongo un gruppo verbale e gruppi con tecniche e giochi di ruolo desunti dallo psicodramma, oppure con esercizi che coinvolgono il corpo e i processi energetici.
C’è sempre una piccola fase iniziale di riscaldamento rompighiaccio, una centrale di approfondimento e una fase di conclusione con un’attività di rielaborazione dell’esperienza che si conclude con un rito di chiusura e arrivederci. Il contatto fisico è una componente fondamentale di un percorso di gruppo e non dovrebbe essere evitato, né tanto meno imposto.
Come impiegare al meglio un percorso di gruppo
Un lavoro in gruppo all'inizio potrebbe spaventare perché occorre inserirsi, capire come funzionano le cose e farsi conoscere, non si può “guardare e basta”. Poi con il tempo diventa facile, famigliare e piacevole. Chi partecipa al gruppo con impegno e coinvolgimento pieno, di solito otterrà il massimo da questo tipo di esperienza.
Riservatezza
Come per il percorso individuale anche il gruppo è soggetto alle norme di riservatezza, a maggior misura in quanto nel gruppo verranno portate non solo al terapeuta ma anche agli altri del gruppo le proprie vicende personali. Tutti i membri del gruppo devono pertanto accettare di proteggere le identità degli altri membri. Devono inoltre mantenere riservato il contenuto di ogni sessione. A meno che non venga dato il permesso, nessuno dovrebbe discutere la storia personale di un altro membro con nessun altro. Rimangono le eccezioni di cui si è detto per il percorso individuale e che puoi visionare qui.
Tutela del clima
Il terapeuta di gruppo deve mantenere un ambiente professionale, rispettoso ed etico. Le sessioni vanno mantenute libere da ogni possibilità di discriminazine, giudizio, disapprovazione oppure più semplicemente dall’elargizione di consigli, suggerimenti o opinioni sull'operato degli altri del gruppo. Nessuno in un gruppo deve sentirsi a disagio o minacciato nella sua libertà espressiva.
Per Appuntamento:
ricevo dal lunedì al sabato
Via Borgosesia 63, 10145 Torino
Tram 13, Bus 65 o 71- MM Montegrappa