Se mancasse la forza muscolare non potremmo mantenere la posizione eretta, quindi cadremmo.
L'equilibrio della posizione eretta e il fatto unico e singolare dell'uomo come animale bipede, che cammina spostandosi in assetto monopodalico, è possibile grazie a una continua situazione <<privilegiata>> di instabilità, la quale aiuta ed è fondamentale per darci maggiore dinamicità, e questo perchè essendo il corpo umano una macchina a geometria variabile, può essere messa in migliori condizioni di movimento rispetto a un equilibrio stabile.
Dipende questo dal fatto che evolutivamente è stata privilegiata nell'uomo la mobilità rispetto alla stabilità.
Nell'essere umano la condizione posturale subisce nel corso della vita un continuo riassetto sia in condizioni statiche che dinamiche.
La capacità dell'uomo di saper gestire il controllo posturale e il disequilibrio, cioè la capacità di adeguarsi a situazioni di instabilità prossime al punto in cui l'equilibrio non è recuperabile, si realizza grazie a interventi coordinati e sinergici dei meccanismi archeo-propriocettivi, visivi, vestibolari e del cervelletto.
Il solo mantenimento della posizione eretta, immobili, è estremamente complesso, e richiede l'intervento della contrazione continua, tonica, dei muscoli antigravitari.
La qualità del controllo posturale diviene ancora più necessario in condizioni dinamiche quando sono messe in azione le forze prodotte dai muscoli per mettere in movimento il corpo.
Esercitare l'equilibrio è utile per la prevenzione degli infortuni da perdita dell'equilibrio durante attività fisiche e sportive e nella vita quotidiana di tutti i giorni.
Nell'uomo moderno e urbano, l'apparato vestibolare e il cervelletto e l'indebolimento della massa ossea e muscolare è piuttosto accelerato durante la vecchiaia, predisponendo più facilmente a infortuni.
L'allenamento dell'equilibrio posturale è importante per ottimizzare il modo di reagire con il corpo all'ambiente e consente una maggiore resa biomeccanica quando ci muoviamo, aumentando il rendimento o lavoro meccanico, cioè la minore dispersione possibile, a vuoto dell'energia prodotta per muoverci. Questo permette una migliore gestione dell'energia consumata quotidianamente, più efficacemente, con minore esaurimento fisico precoce. Muoversi male e pensare male e a lungo esaurisce le nostre energie!
1) prova a stare in piedi su una sola gamba e guarda dritto davanti a te, concentrandoti su un punto fisso al muro davanti a te. Incrocia le braccia al petto. Cerca di stare su una gamba immobile almeno come minimo 30 secondi
2) Ripeti l'esercizio ad occhi chiusi
3) In piedi su una gamba con gli occhi aperti a braccia aperte
Metti una gamba su una superficie piana a piedi nudi e le braccia verso l'esterno. Equilibrare il più a lungo possibile.
Registra per quanto tempo ti sei bilanciato senza abbassare l'altra gamba. Ripeti 5 volte per ogni gamba.
4) In piedi su una gamba con gli occhi aperti e le braccia al fianco. Per quanto riguarda l'esercizio 1, ma tieni le braccia al fianco. Se senti di perdere l'equilibrio, apri gli occhi o abbassa l'altro piede. Registra per quanto tempo sei equilibrato.
5) In piedi su una superficie instabile. Esistono pedane, palle balance, vari tipi di attrezzi che producono un aumento dell'instabilità e che quindi possono stimolare più intensamente il potenziamento dell'equilibrio instabile. In linea generale in ogni esercizio occorrerebbe stare per 30 secondi di esecuzione corretta, immobili quanto più possibile o senza cadere o appoggiarsi o appoggiare il piede a terra. Usa anche le esercitazioni in ambiente naturale, corri sulla sabbia, su terreni inclinati e accidentati, cammina su pavimentazioni fatte da ciottoli che sono in grado di indurre micro-adattamenti posturali e sollecitazioni meccaniche a livello plantare, vai su strade di campagna in pendenza con fondo di ciottoli irregolari, assumi la posizione accovacciata senza appoggi, non usare ascensori ma sali e scendi più volte dalle scale. E ricordati in casa di camminare a piedi nudi, senza calze...
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