Le display rules, ovvero le regole di esibizione, costituiscono l’altro importante studio di Ekman e Friesen (1972).
Esse si basano sulla teoria che afferma che le emozioni, pur essendo universali, non sono “esibite” o mostrate nello stesso modo presso i diversi popoli.
Ciò a seguito delle diverse regole sociali presenti, che ne hanno condizionato l’espressione, inclusa la loro modalità non verbale.
Le display rules sono pertanto meccanismi appresi durante il periodo di socializzazione che condizionano, su base culturale, i meccanismi espressivi innati, per cui le emozioni primarie, benché universali, saranno sempre espresse in forma “filtrata”, mai totalmente naturale e con sfumature diverse luogo per luogo.
Le display rules impartiscono le seguenti indicazioni:
• chi può manifestare l’emozione
• in che situazione
• rispetto a quale stimolo
• con che distinzione tra i due sessi
• con quale modalità non verbale o paraverbale
Le regole di esibizione si configurano dunque come abitudini acquisite che agiscono in 4 modi distinti:
-aumentando l’espressione emotiva (aumentandone l’intensità)
-diminuendola (attenuandone l’intensità)
-rendendola neutra (promozione dell’indifferenza)
-mascherandola (dissimulando la vera emozione)
Per verificare l’esattezza di tale teoria, Ekman e Friesen, condussero un esperimento con individui provenienti dal Giappone e dagli Stati Uniti, e conclusero che pur essendovi una base innata e universale nelle emozioni primarie, le persone, quando si trovano in una situazione sociale, possono controllare l’esibizione delle loro emozioni, addirittura rendendole irriconoscibili.
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