La rabbia: emozione che difende o che distrugge?
- Nicola Sensale
- 13 mar 2024
- Tempo di lettura: 3 min

𝗟𝗮 𝗿𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 è 𝘂𝗻'𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗱𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮.
Significa che siamo programmati geneticamente per provare rabbia quando ci sentiamo minacciati o qualcuno minaccia il nostro territorio.
La rabbia predispone in natura all'attacco per la difesa del nostro spazio.
𝐍𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐫𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚.
Se qualcuno afferma di non avere rabbia, di non averla mai avuta nella sua vita o di non provare rabbia quando qualcosa ci minaccia, allora la sta nascondendo.
La rabbia è un'emozione difficile da ammettere. E' più facile negarla, perché nel pensiero comune essa viene confusa con la cattiveria o l'aggressività e a nessuno piace sentirsi cattivo o aggressivo.
Pertanto ammettere di provare rabbia per qualcuno o per qualcosa non solo può provocare del senso di colpa, specie se questa rabbia si contorna di sfumature punitive o vendicative, ma anche un profondo timore di doverne poi pagare le conseguenze.
𝐑𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚, 𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐮𝐬𝐨Bisogna saperla esprimere la rabbia, perché diventi una forza vitale che protegge noi stessi e il nostro spazio vitale.
Esprimerla è diverso dall'agirla. Prendere a botte qualcuno perchè è stato scortese con noi o picchiare un bambino per una marachella non è esprimere la propria rabbia, ma esercitare violenza.Come si fa ad esprimere la rabbia senza aggredire o esagerare? L'esercizio della forza personale per tutelare i propri diritti e i propri sentimenti è un'arte che in pochi conoscono.
Somiglia al principio delle Arti Marziali: conoscere le proprie "armi" per non doverle usare mai, per non commettere violenza, ma essere protetti da una profonda sicurezza in se stessi, perché spesso è la paura che rende aggressivi, inutilmente.
𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐫𝐫𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢?Vogliamo comunicare disagio, frustrazione e la sensazione di sentirci minacciati.
Ma come si fa dunque a manifestare la propria rabbia senza a propria volta minacciare, offendere o insomma fare del male?Esprimere la rabbia non è fare del male, ma dire "𝙞𝙤 𝙨𝙩𝙤 𝙢𝙖𝙡𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙩𝙪 𝙢𝙞 𝙛𝙖𝙞 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤", oppure "𝙖𝙙𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙖𝙧𝙧𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖𝙩𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙝𝙖𝙞 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤", oppure ancora "𝙣𝙤𝙣 𝙖𝙘𝙘𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙩𝙖 𝙨𝙪𝙘𝙘𝙚𝙙𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙖𝙙𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙚 𝙝𝙤 𝙗𝙞𝙨𝙤𝙜𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙘𝙝𝙞𝙖𝙧𝙞𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙩𝙚", etc. etc. Quando vogliamo esprimere la nostra rabbia, il tono di voce deve essere deciso non minaccioso, assertivo non soverchiante, autorevole non autoritario.
Solo così la nostra rabbia può diventare ricevibile dall'altra parte e con essa il contenuto che vogliamo trasmettere.

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐨𝐫𝐭𝐨?Se invece che manifestare rabbia stiamo trasmettendo collera o diamo l'idea di stare per perdere il controllo, allora il contenuto che desideriamo comunicare non verrà neanche ascolto.
Il problema su cui chiediamo ascolto passa in secondo piano, il vero problema diventiamo noi che agli occhi degli altri stiamo apparendo pericolosi, 𝙛𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙖.𝐋𝐚 𝐫𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐮ò 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐜𝐚𝐜𝐜𝐨.Molta della nostra rabbia muove da ingiustizie subite nel passato che non sono mai state ripagate con uno "scusa, mi dispiace, ho sbagliato".
La rabbia trattenuta proveniente dal passato, può esplodere per qualsiasi pretesto e renderci aggressivi, rabbiosi fino all'inverosimile, oppure fortemente auto-lesionisti, il che è il caso delle persone che rivolgono la propria rabbia contro di sé perché si sentono incapaci di esprimerla all'esterno.

𝗟𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗿𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮
Nel mio studio, aiuto i miei pazienti a diventare consapevoli della propria rabbia e a non vergognarsi di possederla. Li aiuto anche ad esprimerla con opportune tecniche che insegnano, proprio seguendo il principio delle arti marziali, come diventare padroni della propria rabbia e farla diventare un'energia vitale che rende decisi, autorevoli, tenaci, assertivi e fieri di sé.
Lavorare con la rabbia significa anche rintracciarne l'origine, che spesso è in una qualche ferita dell'infanzia, che non va "vendicata", bensì risanata.
Nella mia pratica ho potuto constatare come il miglioramento nella gestione della rabbia promuova la distensione dalle tensioni, la lucidità e flessibilità mentale, il sonno, la cura dei disturbi digestivi (stomaco, fegato e intestino) e renda la persona più sicura di sé nel contatto con il mondo e per questo, infine, più serena.
Sapersi arrabbiare è un'arte, non arrabbiarsi mai è impossibile e allo stesso tempo sbagliato Occorre solo saperlo fare.
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