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Immagine del redattoreNicola Sensale

Le classi di esercizi o di Bodywork


Bodywork

Nonostante la sua opposizione all’uso delle tecniche psico-corporee in gruppo a scopo terapeutico, Alexander Lowen concesse la possibilità di praticare in gruppo alcune sessioni di lavoro bioenergetico, definite “classi di esercizi bioenergetici" o tout court, di bodywork, uno spazio collettivo di benessere fisico-energetico.

Come funzionano le classi di bodywork?

Per Lowen, dette classi, non debbono avere nessuna finalità terapeutica, perciò non è consentita al loro interno l’elaborazione analitica dei vissuti, né è prevista a fine sessione una forma di condivisione verbale.

Lowen aveva disciplinato rigorosamente la pratica di conduzione di classi di esercizi bioenergetici, per fare in modo che esse non vengano impropriamente avvicinate ad un gruppo di terapia con analisi bioenergetica.

Lo scopo delle classi di esercizi bioenergetici è dunque unicamente quello di:

“aiutare ciascun partecipante a entrare in un contatto più profondo con il proprio corpo, ad accrescere le sensazioni nel corpo, divenire consapevole delle tensioni muscolari e dei blocchi e, lavorando con il movimento e la respirazione, attraverso un processo molto graduale, tentare di rilasciarli. Il risultato cui si auspica di arrivare con questo processo è un fluire più libero dell'energia nel corpo, che può condurre a un maggior sentimento di vitalità, che a sua volta può accrescere la capacità dei partecipanti di provare piacere”

Lo scopo delle classi di esercizi bioenergetici è dunque unicamente quello di entrare in un contatto più profondo con il proprio corpo, divenire consapevoli delle tensioni muscolari e dei blocchi e, incoraggiando con gradualità il movimento e la ripresa del respiro fluido e profondo, cercare di scioglierli.

La ricompensa può essere anche molto piacere.


Bodywork

Cosa succede durante una classe e quali sono gli effetti? Le classi di bodywork sono gruppi in cui si realizza un investimento corporeo ed emotivo molto intenso, mentre la funzione pensiero riduce progressivamente la sua presenza e il suo influsso. Questo comporta sovente il manifestarsi di flussi emotivi profondi, come il pianto e le grida, tuttavia, nonostante l’assenza di momenti di elaborazione analitica degli stessi. Ciò non significa che chi partecipa a questa attività si senta trascurato, al contrario il conduttore resta in contatto garantendo la sua presenza discreta ma attiva. Pur non occupandosi delle ragioni degli eventuali vissuti, offre la garanzia che lo spazio sia sicuro e che tutto ciò che accade è totalmente coerente con un’attività energetica e che ogni sblocco comporta una “spesa”, conduce a un “significato” e con persone normalmente equlibrate, presto il movimento emozionale verrà integrato. Il gruppo stesso, del resto, fa da contenitore.

La facilità di partecipazione alle classi di bodywork e la rilevanza dei risultati in termini di rilascio di tensioni somato-emozionali e di potenziamento energetico, ne ha favorito la notorietà e diffusione in tutto il mondo.

Bodywork

Gli psicoterapeuti del corpo considerano le classi inventate da Leslie ed Alexander Lowen come un vero e proprio esperimento di medicina preventiva, volto al ristabilimento di favorevoli condizioni di salute ed equilibrio energetico.


Come si svolgono le classi di bodywork? Le classi di bodywork prevedono sessioni di lavoro di circa 60/90 minuti a cadenza settimanale, nei quali i partecipanti si impegnano in una serie di movimenti e tecniche che includono anche esercizi sul rilassamento profondo e la respirazione.

Ogni esercizio di body work segue l’idea reichiana del ciclo di "contrazione ed espansione”, il ciclo naturale dell'energia.

La contrazione viene indotta chiedendo al partecipante, con opportuni esercizi, di “caricare” il muscolo, una gamba ad esempio o entrambe, portandole sotto sforzo.

Un aumento di tensione provocato volontariamente, funziona come in una cura omeopatica: si sovrappone tensione indotta a tensione già esistente (causata da stress, trauma, rimozione) perchè il corpo sia stimolato a non trattenere più, bensì a “reagire”.

A questo punto si ottiene la liberazione della carica muscolare, specie tramite movimenti vibratori, che talvolta si sviluppano involontariamente, ma che può essere resa più immediata da un movimento espressivo chiesto al partecipante.

Che cos'è un momento espressivo?

Il momento espressivo può essere un movimento a scalciare, a battere per terra, accompagnato da emissione di voce profonda.


Bodywork

E poi?

Ottenuta la scarica, il corpo che non ha mai sperimentato prima una tale libertà posturale, inizia a distendersi e rilassarsi, riprendendo una naturale circolazione energetica, bloccata da tanto tempo.

Secondo il principio reichiano del carattere, la correzione dell’impostazione posturale da bloccata a naturale, produce anche l’emersione dei correlati emotivi trattenuti e dimenticati nel corpo e frutto di passate, dolorose, esperienze.

Per questa ragione questo ed altri esercizi bioenergetici vengono detti di contatto con il corpo e con la consapevolezza emozionale.


Esercizio Bodywork
Contrazione e successiva distensione vibratoria in posizione di grounding a terra

“Mano a mano che in una classe si lavora secondo questo ciclo energetico di tensione-carica-scarica-rilassamento, l'energia delle persone tende a salire: nonostante gli esercizi siano spesso faticosi, alla fine le persone si sentono meglio, perché la loro energia, non più intrappolata nelle tensioni corporee, fluisce liberamente. Questa liberazione dalle tensioni, è una liberazione dallo stress (che, in inglese, significa appunto tensione e deriva dal latino strictus, cioè costretto). Le classi di esercizi sono infatti, in primo luogo, un efficace metodo anti-stress”


Bodywork
Esercizio di distensione per le mani

Lowen d’altra parte, pur rendendosi conto di questi effetti terapeutici profondi della bioenergetica in gruppo, continuò a considerare tale opportunità unicamente come uno strumento didattico. Fu invece Pierrakos che, dopo il già citato distacco da Lowen, iniziò a diffondere le nuove tecniche corporee sotto il nome di corenergetica e a impiegarle in gruppo anche a scopo direttamente terapeutico, con privati partecipanti, come lo stesso Kelley aveva, dopo la ritrosia iniziale, auspicato. Pierrakos era aperto alla visione del movimento per lo sviluppo del potenziale umano, degli anni ’60. Egli fece proprie le atmosfere di quel tempo, fatte di orientamenti all’incontro, alla partecipazione e discussione gruppale, all’autocoscienza, al privato che diventa pubblico e, anche sulla scia dei nuovi orientamenti terapeutici portati da Carl Rogers e dai suoi gruppi Encounters, come pure dalla psicologia transpersonale (Pierrakos stesso, come già detto, credeva nella dimensione “spirituale” del lavoro terapeutico), iniziò i primi seri tentativi di terapia corporea in gruppo. Infine, a sviluppare il lavoro di gruppo, furono molti altri terapeuti neo-reichiani di seconda generazione, ovvero post Lowen e Pierrakos, i quali, osservando i profondi risultati ottenibili con le nuove tecniche corporee, furono indotti “a riportare il lavoro di gruppo in un contesto più direttamente terapeutico”. Tanto che “oggi l’approccio bioenergetico è praticato da molti terapeuti all’interno della struttura di gruppo oltre che individuale”.


Lowen durante la pratica in gruppo Bodywork
Lowen durante la pratica in gruppo

1.Le tecniche praticate, come conduttori o come partecipanti, da chi si riconosce nell’approccio encounter, sono state definite “metodi terapeutici per persone normali”, questo perché moltissime persone, in tutto il modo moderno, benché non ammalate ma viventi in una società ammalata e che rischia di far ammalare e deprivare di sé, hanno sentito l’esigenza di “fare qualcosa per se stesse”.

Per cui più che di tecniche psicoterapeutiche per talune psicopatologie, il movimento Encounter che non vuole confondersi con la medicina o la psicoterapia, preferisce parlare di obiettivi di “crescita personale” e di “autorealizzazione”.

Molti psicoterapeuti sono stati influenzati dall’idea di “rispetto di sé, del corpo, dei bisogni profondi” del movimento encounter, fino a sviluppare degli approcci di vera e propria “democrazia terapeutica”.

Il più autorevole esponente di questo orientamento è stato sicuramente Carl Rogers, il quale conia e diffonde la figura del Counselor negli anni ’50, come l’individuo che pur non essendo psicologo o psicoterapeuta si sente spontaneamente portato verso la psicologia della relazione d’aiuto. Confronta in La psicodinamica dei gruppi, op. cit. pagg. 51-53

2.Transpersonale è una corrente psicoterapeutica umanistico-esistenzialistico-spirituale che si fonda sull’opera di Abram Maslow, Victor Frankl (logoterapia), Stan Grof, Roberto Assaggioli, Ken Wilber e su alcune fondamentali nozioni di C.G. Jung.

3.Entrambe le citazioni in La Bioneergetica, op. cit. pag. 49

4. Ellen Green Giammarini, Analista Bioenergetica, allieva diretta di A.Lowen, in "Cos'è una classe di esercizi di bioenergetica - Ovvero che cosa non è una classe di esercizi di bioenergetica", nel sito della IPSO, Istituto di Psicologia Somato-relazionale.

5. Monique Mizrahil, conduttrice autorizzata in Classi di Esercizi di A.Lowen. Tratto da: Gli esercizi di bioenergetica: una via contro lo stress" . Dal sito della IPSO, cit.

Bibliografia

Ellen Green Giammarini, "Cos'è una classe di esercizi di bioenergetica", IPSO, Istituto di Psicologia Somato-relazionale.

Monique Mizrahil, “Gli esercizi di bioenergetica: una via contro lo stress" IPSO

Alexander Lowen Il linguaggio del corpo, Feltrinelli, Milano 1978-1997

Lowen Alexander e Lowen Leslie, Espansione e integrazione del corpo in Bioenergetica, Manuale di esercizi pratici, Astrolabio, Roma 1979

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